Le emozioni sono spesso considerate qualcosa di labile e non misurabile e pertanto qualcosa che entra difficilmente in un contesto organizzativo. Ma cosa accade quando l’intelligenza emotiva può essere misurata?

Lo vediamo con il caso di Altea Federation, realtà italiana che offre servizi di consulenza direzionale e informatica per abilitare il potenziale digitale delle imprese.

Nel primo Live Event del 2022, Andrea Ruscica, chairman di Altea Federation e Massimiliano Caviglia, Active Member EQ Biz e Partner Nextea (azienda di management consulting all’interno della federazione) hanno illustrato i risultati e i metodi utilizzati nel processo chiamato “Talent Review”. In questo processo, l’Intelligenza Emotiva (IE) non è soltanto un “nice-to-have”, ma una componente di successo quando l’azienda attraversa dei processi di crescita e cambiamento in cui le persone sono gli attori di questi processi.

Da sempre attenta all’aspetto umano dell’azienda, Altea Federation ha una grande attenzione per le sue persone, le quali sono il fulcro di un percorso aziendale, cominciato qualche anno fa, teso a creare le migliori condizioni per il loro sviluppo. L’azienda ha, infatti, implementato una serie di percorsi volti a migliorare le relazioni interpersonali attraverso lo sviluppo di soft skills e ha eliminato le barriere gerarchiche e l’ancoraggio ad un ufficio, nell’ottica di una valorizzazione della performance basata sul risultato, il tutto guidato da una stella polare: il Massive Trasformative Purpose dell’azienda “PASSION AND TECHNOLOGY FOR HUMAN WELL BEING AND SUSTAINABLE PERFORMANCES”

È in questo contesto che si inserisce il processo di Talent Review di Altea, in cui una figura chiamata Enabler ha il ruolo di accompagnare e guidare le persone dell’azienda nel migliorare la consapevolezza di sé, dei propri limiti e potenzialità, al fine di consentire lo sviluppo in primis personale e di riflesso anche professionale. Ad aiutare gli Enablers nell’individuare il potenziale delle persone di Altea (gli A-People), sono gli strumenti Six Seconds. Avendo un fondamento in un framework di IE e delle sue competenze chiaro e semplice, non solo rendono l’IE misurabile, ma aiutano anche a mettere l’IE in pratica offrendo insight pratici, chiari ed efficaci. In questo modo l’IE diventa, per usare le parole di Massimiliano Caviglia, “il motore di allenamento per sviluppare i 7 habits [di Covey] e i 18 talenti legati all’IE”. Infatti, sono proprio le caratteristiche di misurabilità e tangibilità dell’IE, secondo Six Seconds, che hanno entusiasmato Andrea Ruscica.

Ad esempio, dando uno sguardo ai risultati di Altea, che ha utilizzato il SEI Assessment erogandolo ad oltre 1000 persone, si vede come le competenze “Far Crescere l’Empatia”, “Trovare la Motivazione Intrinseca” e “Riconoscere i sentieri emozionali” hanno dei risultati molto alti e potrebbero essere connessi con lo sviluppo dell’anti-fragilità; capacità che l’azienda si è impegnata a sviluppare, soprattutto in questi anni sfidanti di pandemia.

Ancora, se si guarda alle competenze della leadership, i dati sono in linea con i risultati di una ricerca per cui i leader mostrano alti punteggi nelle competenze “Perseguire gli Obiettivi Eccellenti”, “Esercitare l’Ottimismo” e “Trovare la Motivazione Intrinseca”. Infine, gli Stili del Cervello, che forniscono informazioni su come il nostro cervello è abituato a percepire e valutare le informazioni, hanno svelato che gran parte della popolazione di Altea ha lo stile “Supereroe”. Secondo Andrea Ruscica, questo strumento ha creato grande consapevolezza nella maggior parte dei dipendenti che adesso riesce a dare un nome alle proprie competenze e ad allenarle. Inoltre, la metodologia e le dashboard create appositamente con i dati IE hanno fornito informazioni preziose agli Enabler per capire e comunicare meglio con le persone dell’azienda, e soprattutto capire i punti di forza su cui far leva per migliorare la performance.

Il prossimo passo di Altea è quello di indagare questi dati in diversi cluster dell’azienda, ad esempio, in diverse company, business units, o in diversi ruoli e a livello individuale al fine di sviluppare percorsi di sviluppo su misura, basati sui reali bisogni emersi dagli strumenti di People Analytics. L’IE si configura così come un dato aggiuntivo che insieme agli indicatori di business classici, aiuta le aziende a capire le determinanti della performance del loro business.

Floriana Mangiaracina, Redazione EQ Biz

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