Intervista a Elena Murelli, Active Member EQ Biz

Chi è Elena Murelli? 

Mi occupo da oltre vent’anni di accompagnare individui e aziende nei loro percorsi di trasformazione.
La mia vocazione è lavorare accanto a Imprenditori, Manager e Top Manager per realizzare una trasformazione della cultura organizzativa attraverso la messa a fuoco di una visione forte e coinvolgente, l’allineamento dei team e la partecipazione propositiva di ogni singolo individuo alla creazione del futuro

Quale viaggio l’ha portata ad allenare e a far allenare l’Intelligenza Emotiva? 

Mi occupo di cambiamento da sempre e io stessa ho affrontato importanti fasi di crescita all’interno del mio percorso professionale. Come Facilitatore e come Coach ho da sempre incluso la parte emozionale nel mio processo decisionale e ne ho potuto osservare l’impatto e l’importanza.

Di cosa si occupa in EQ Biz?

Quaeryon ha voluto essere parte di EQ Biz perché negli ultimi anni si sta sempre più occupando di accompagnare le aziende a rivedere i propri design organizzavi, generando modelli di leadership e di collaborazione completamente nuovi. Crediamo fortemente che le strutture gerarchiche, guidate da un vertice siano in via di estinzione. In un mondo dinamico e fluido come il nostro le strutture organizzative piramidali non consentono di approcciare le sfide con la migliore velocità e innovazione. Le reazioni gestite da una catena di comando verticale non riescono più ad essere abbastanza rapide. Il modello cambia, si chiedono organizzazioni prive di gerarchia che si muovano attraverso reti di team auto-organizzati e coordinati peer-based. Ma per un cambio così radicale e profondo della cultura del potere occorre porre al centro delle competenze proprio l’Intelligenza Emotiva perché permette di generare consapevolezza nuova, relazionarsi in modo diverso e muoversi guidati da un purpose chiaro e ispirazionale.

Cosa lega l’Intelligenza Emotiva e la sua area di expertise?

I progetti di cambiamento, sia individuali che organizzativi, coinvolgono in modo pervasivo le emozioni. Le emozioni sono parte integrante di qualsiasi progetto di trasformazione, ma molto spesso incontravo manager che mi dicevano che l’aspetto emotivo non sarebbe dovuto entrare in gioco….
E’ stata la mia più coinvolgente sfida professionale consentire a queste persone di scoprire la potenza dell’includere l’aspetto emotivo nel business e di scoprirne l’immenso impatto sulla performance.

Come si porta questa sinergia in azienda?

Le aziende che desiderano avviare delle piccole o grandi trasformazioni al loro interno sanno che il coinvolgimento e la partecipazione profonda delle persone sono abilitatori indispensabili. Spesso la resistenza al cambiamento è data dalla scarsa informazione o anche da un temuto senso di inadeguatezza. Non può esistere alcun progetto trasformativo senza un progetto che permetta di attivare, allenare, rinforzare l’Intelligenza Emotiva di tutti i partecipanti. Nei nostri interventi la parte strategico organizzativa è sempre legata a quella di sviluppo dell’Intelligenza Emotiva e questo permette di velocizzare l’ingaggio e il raggiungimento dei risultati attesi.

Qualche episodio o esperienza di successo da raccontare?

Due rapidi esempi: un cantiere nautico, piccolo e artigianale. Ha sposato il modello AEquacy, generando un team egualitario senza responsabili che opera con forte senso di responsabilità come se l’azienda fosse di ciascuno di loro. Molto diverso dal modello artigianale noto con l’imprenditore padrone. Risultato: velocità, generazione di idee, coinvolgimento e impegno.
Un team di una multinazionale che ha fatto suoi alcuni strumenti di potenziamento del team tipici delle self organization: purpose chiaro co-disegnato, ruoli dinamici che permettono flessibilità e ricchezza di contributi, team charter che definisce le regole interne. Risultato: coinvolgimento, valorizzazione piena del potenziale delle persone, maggiore collaborazione, diffusione di cultura nuova nel resto dell’organizzazione…

Un messaggio alle aziende e ai manager in ascolto?

Siamo in uno straordinario momento di trasformazione politica, sociale, spirituale ed evidentemente anche organizzativa. E’ vero che gli scenari intorno a noi sono confusi e incerti ma danno possibilità di immaginare e realizzare rivoluzioni di pensiero e di azione mai rese possibili nel recente passato. E’ un momento per coraggiosi, osare oggi cambiamenti importanti può davvero contribuire a rendere il mondo un posto migliore per tutti. L’Intelligenza Emotiva diventa sempre più una competenza centrale per poter gestire con successo sfide così ambiziose. E’ possibile farlo, è questo il momento.

Trasformazioni organizzative

Valorizzare il capitale emozionale dell’azienda e degli stakeholder interni ed esterni al fine di ottimizzare l’impatto sociale dell’impresa

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