Si parla sempre più stesso del concetto di felicità, anche in azienda… ma siamo sicuri di conoscerne il reale significato? Stiamo andando alla “ricerca della felicità” seguendo la strada che porta al nostro benessere? Alcune ricerche osservano che man mano le persone attribuiscono maggiore importanza all’essere felici, diventano al contrario più infelici e depresse, aumentando al contempo interessi egoistici a discapito della cura per gli altri.

Nella “ricerca della felicità”, infatti, le persone spesso rifiutano i sentimenti difficili e spiacevoli – e si danno persino la colpa di provare qualcosa di “meno” della felicità. Nel pensiero buddista, quella discrepanza tra aspettativa e realtà è una delle cause dell’infelicità: aumentiamo la nostra infelicità respingendo i reali sentimenti di preoccupazione e malcontento, che invece ci portano messaggi fondamentali da ascoltare. Le emozioni, infatti, servono a segnalare opportunità e minacce e, in sostanza, le abbiamo per risolvere i problemi.

Usiamo i dati matematici per risolvere i problemi matematici, usiamo i dati emotivi per risolvere i problemi emotivi.

E’ importante, quindi, includere nel concetto di felicità quello di significatività: troppo spesso la felicità sembra intrecciata con i benefici che una persona riceve dagli altri (motivazione estrinseca). Con il concetto di significatività, invece, si punta alla motivazione intrinseca.
Parimenti, il benessere non deriva dall’inseguimento della felicità momentanea, ma dall’impegno profondo nella vita, dal fare cose che esprimono e riflettono il sé, e in particolare dal fare cose positive per gli altri.

Molti studi dimostrano che possiamo aumentare i nostri livelli di felicità, e ancora di più, il nostro benessere: connessione emotiva, relazioni profonde e senso sono la chiave. Tutte queste parole descrivono un ricco impegno con la vita, per cui dobbiamo essere aperti a tutte le nostre emozioni, non solo a quelle piacevoli. Le emozioni ci aiutano a riconoscere ciò che è importante e hanno un ruolo fondamentale nel processo decisionale etico.

Ricerchiamo il vero significato della felicità, partecipando pienamente alla vita e accogliendo con favore la paura, la sicurezza, il dolore, la felicità, la vergogna e l’orgoglio.

Usiamo tutte le nostre emozioni come consulenti e segnali per una vita vissuta appieno.

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Dal 1997 Six Seconds ha certificato e supportato migliaia di EQ Change Makers in 174 Paesi del mondo ed erogato oltre 300.000 assessment per la misurazione dell’intelligenza emotiva.

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