Tesla e Edison sono stati grandi e prolifici inventori con idee che hanno cambiato il mondo in modo profondo.
Tesla però è morto povero e frustrato mentre Edison ha ricevuto la medaglia d’onore del Congresso ed ha vissuto una vita agiata. Perché questi due percorsi così differenti?
Tesla ha sviluppato le basi del motore a induzione, del telegrafo senza fili, della radio, le lampade a neon e soprattutto la corrente trifasica alternata che ha permesso la distribuzione dell’energia su scala globale. A Edison sono attribuite la telecamera, la pila alcalina, il fonografo e soprattutto la lampada elettrica.
Come si spiega, dunque, questa disparità di successo?
Edison fu capace di creare relazioni di successo con finanziatori, giornalisti e altri inventori e di usare quel network per portare avanti le sue iniziative coltivando la propria reputazione e una forte narrativa attorno al suo percorso. Ad esempio quando riuscì a realizzare una lampadina commercializzabile ricevette da JP Morgan 30.000 $ per lanciare la Edison Electric Light Company. Quando inventò il fonografo lo portò negli uffici di Scientific American per mostrarlo e finirono per scrivere una storia a riguardo.
Tesla invece non coltivò mai queste capacità e seppure le sue idee furono egualmente, se non più, brillanti incontrò solo delusioni e difficoltà.
Quando avere una buona idea non è abbastanza
Avere una buona idea non è abbastanza: spesso è solo il primo passo di un percorso ricco di ostacoli e la frustrazione accumulata nel cammino può far desistere. Ciò che rende un’intuizione una storia di successo è il supporto degli altri. Il successo finale nell’implementazione del nostro progetto è un processo complicato che implica la capacità di attirare l’attenzione, di superare le resistenze ed infine di ottenere supporto, approvazione, sponsorship e risorse.
Di fatto la nostra capacità di generare innovazione (chiamiamolo “capitale innovativo”) oltre che dall’idea dipende da un mix intangibile di reputazione, network, capacità di vendita e di influenza che ci consentono di ottenere l’appoggio necessario.
Come rendere un’idea un progetto di successo
Potremmo sintetizzare gli ambiti su cui concentrarci in modo consapevole in quattro punti fondamentali:
Costruisci il tuo network: non è cosa sai, ma chi conosci che fa la differenza nella realizzazione. Le persone giuste nel posto e nel momento giusto sono la variabile per il successo.
Racconta la tua idea/visione: sai emozionare nel raccontare la tua idea? Le persone si convincono non solo razionalmente ma anche emozionalmente e la capacità di coinvolgerle all’interno della tua storia è quasi più importante dell’idea stessa.
Costruisci la tua reputazione: la gente deve credere che tu possa farlo accadere, e questa convinzione influenza la loro volontà di aiutarti e la determinazione nel farlo.
- Sii resiliente: quando siamo portatori di una nuova idea è normale dover affrontare le resistenze degli altri e superarle. Anche noi spesso siamo diffidenti verso il nuovo, è una reazione normale. Inoltre nella complessità moderna oltre alle ostili reazioni possibili si incontrano una miriade di intoppi tecnici, burocratici, organizzativi. La resilienza è la capacità di tener duro e ripartire dopo un “no” oppure dopo un primo fallimento.
Lavorare su questi quattro comportamenti strategici implica possedere una serie di skills che vanno al di là del quoziente intellettivo (IQ) e che invece attingono al ricco mondo dell’intelligenza emotiva, che è qualcosa di dinamico e di allenabile.
Prima di deprimerci per la fatica di portare avanti le nostre idee chiediamoci: è l’idea che non funziona o sono io che non sto facendo la cosa giusta per spianarle la strada?
Crescita e Innovazione
La capacità di fare innovazione, risolvere i problemi ed applicare la creatività in tutto quello che facciamo è oggi fondamentale sia per la sopravvivenza delle organizzazioni sia per creare un mondo ed un futuro migliori.