Il design thinking di cui si sente molto parlare è in sostanza l’applicazione di un approccio tipico del design alle sfide strategiche di innovazione in azienda. Cosa ci insegna il design? Di fronte ad una sfida innovativa ci insegna innanzitutto ad “empatizzare” con la situazione sotto esame ed in particolare con i clienti. L’empatizzazione forza ad alzarsi dalla scrivania, mollare i fogli excel ed immergersi nel mondo del cliente: cosa vive? Cosa prova? Come interagisce con il prodotto e servizio? Che problemi ha?

Fatto questo primo passaggio e carichi di stimoli si può passare alla fase successiva che è quella divergente. Cosa significa? Significa avere il coraggio di generare idee in modo creativo e libero e fare quante più ipotesi possibile… e questo in azienda già si prova spesso a fare, non sempre però nel modo giusto. Alla fase divergente ne seguirà una convergente in cui si raffinano le soluzioni, si filtrano e si giunge quindi ad un’altra fase tipica del design, ovvero la “prototipizzazione”. Uno degli aspetti più moderni nel design dei prodotti ma anche in quello delle app è infatti la capacità di creare molto in fretta un “prototipo” testabile con i clienti. Niente ricerca della perfezione, anzi. Il prototipo viene testato, raffinato, aggiustato in funzione dei feedback ed è proprio l’interazione con i clienti che lo rende perfetto. E se non funziona meglio saperlo prima di aver investito tempo e denaro nella messa a punto.

In sintesi il design thinking è creare prodotti e servizi costruiti attorno alle esigenze del cliente in modo creativo seguendo però un processo strutturato.

Dovrebbero sceglierlo tutte le aziende che prendono sul serio l’innovazione e che sono disposte a far leva sul “crowd genius” invece che sulla capacità decisionale di pochi manager selezionati. Da un punto di vista metodologico il vantaggio è che può contare su un processo creativo, ma strutturato. E crea eventi in cui tutti i partecipanti sono fattivamente coinvolti. Dal punto di vista del budget è vantaggioso, perché porta a scartare molto in fretta le idee che non funzionano, evitando il rischio di mesi od anni di sviluppo, e a perfezionare altrettanto velocemente quelle che funzionano. Dal punto di vista del risultato finale… se fatto bene il design thinking costruisce prodotti o servizi attorno alle reali necessità del cliente per cui massimizza le possibilità di successo.

Paolo Mazzaglia, Active Member EQ Biz

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