Luisa Spagnoli era la geniale imprenditrice dietro la pasticceria “La Perugina”. Dice la leggenda di come nel 1922, durante una notte insonne in un periodo di grande crisi economica, fosse andata al laboratorio e che qui avesse notato quante nocciole difettose venissero scartate e gettate via. E allora decise di impastarle con la pasta gianduia, e facendo un po’ di esperimenti finì per metterci una nocciola intera sopra e ricoprire tutto di fondente. Una buona idea per eliminare gli sprechi. Questi strani cioccolatini dalla forma bizzarra assomigliavano ad un pugno chiuso con una nocca (la nocciola) piuttosto sporgente… ricordavano dei pugni chiusi e Luisa provò a chiamarli “cazzotti”. Nome simpatico ma… il giorno dopo non li comprò nessuno. Fu Giovanni Buitoni (AD della Perugina e presidente della Buitoni) a pensare che forse il nome più adatto potesse essere “baci”… I cioccolatini si regalavano ed effettivamente era meglio regalare “baci” che “cazzotti”. Da lì il grande successo che dura ancora oggi.
In questa bella storia del passato vediamo in azione questi talenti, che oggi possiamo misurare: immaginazione, adattabilità, resilienza, tolleranza al rischio. Ed un po’ di amore (sarà un caso che tra la Spagnoli e il Buitoni nascesse qualcosa? Coincidenze? Io non credo).
Paolo Mazzaglia, Active Member EQ Biz
Crescita e Innovazione
La capacità di fare innovazione, risolvere i problemi ed applicare la creatività in tutto quello che facciamo è oggi fondamentale sia per la sopravvivenza delle organizzazioni sia per creare un mondo ed un futuro migliori.