Quali sono i TALENTI CHE LA FUNZIONE HR RITIENE STRATEGICI ALLENARE NEL 2024 per essere protagonista di un processo di trasformazione, capace di mettere realmente al centro le PERSONE in ogni organizzazione?

Ecco la domanda che, in questo 2023, segna il punto di arrivo di una meravigliosa collaborazione tra EQ Biz by Six Seconds, la divisione corporate del più grande network di Intelligenza Emotiva al mondo, ed HRC, la più grande HR Community italiana. Non è un caso che Six Seconds ed HRC si siano unite. L’acronimo HRC nasce come Human Resources Community per poi trasformarsi in Human Relations Community. È il focus sulle relazioni il fil rouge che ci unisce.

Due realtà che da tempo collaborano e che, insieme, nel 2023 hanno deciso di lanciare un messaggio, forte e chiaro: l’Intelligenza Emotiva è vitale per la funzione HR e per l’intera organizzazione.

Ma indiamo per ordine. HRC ogni anno premia i team HR più virtuosi in 5 differenti categorie: development, digital transformation, diversity & inclusion, employer branding and talent acquisition, engagement and internal communication. E così è stato anche in questo 2023 ma con un’aggiunta: la possibilità di far compilare a tutti i membri dei differenti team HR il SEI Assessment, questionario di Intelligenza Emotiva utilizzato a livello internazionale, e ricevere la restituzione della propria Dashboard di team.

E così è stato! Con lo straordinario supporto degli EQ Biz Consultant di Six Seconds Italia e della funzione HRC L&D, ben 467 HR hanno compilato il SEI Assessment e più di 50 aziende hanno potuto ragionare sulla propria fotografia di team, scoprendo:

  1. il loro livello medio di Intelligenza Emotiva. Cioè un punteggio che sintetizza l’abilità di integrare la razionalità (quello che pensiamo) con le emozioni (quello che proviamo) al fine di scegliere e decidere ciò che è più sostenibile e importante. Un dato che evidenzia quanto il serbatoio del team sia pieno e quanto sia equipaggiato per affrontare il proprio viaggio;
  2. gli stili cerebrali prevalenti dei membri del team. Ognuno di noi può avere modalità differenti per far dialogare pensiero ed emozioni. Quali sono quelle del tuo team? Conoscerle permette di instaurare una comunicazione in maniera più efficace ed efficiente;
  3. i talenti più utilizzati e quelli meno utilizzati per prendere consapevolezza di eventuali boost o ostacoli per raggiungere performance ottimali;
  4. il livello di performance, basato su fattori di successo quali Efficacia, Relazioni, Benessere e Qualità di Vita.

Un mix di preziose informazioni che, in mano a consulenti specializzati e HR curiosi e convinti dell’importanza del “people side”, svelano i meccanismi di funzionamento del team e i suoi driver di performance. Del resto, sono convinto che la strada che porta al futuro può essere disegnata solo se consapevoli del proprio punto di partenza.

CHE COSA È EMERSO?

Sono principalmente 3 le informazioni chiave che emergono dalla fotografia dei quasi 500 HR che hanno preso parte alla misurazione della propria intelligenza Emotiva, attraverso il SEI Assessment.

  • OVERVIEW: l’Intelligenza Emotiva (IE) è strettamente collegata alla performance. Al crescere dei punteggi di IE, cresce il punteggio di performance. La performance dell’HR è sostenuta da un efficace esercizio delle competenze socio emotive e il grafico qui sopra lo evidenzia in maniera inequivocabile.
  • PERFORMANCE: Tra i vari indicatori che compongo la performance nel ruolo, balza all’occhio il punteggio più alto “Realizzazione” che evidenzia la capacità della funzione HR di mettere a terra la strategia focalizzandosi sull’operatività. All’opposto, decisamente sotto la media del campione nazionale che è 100, troviamo la dimensione dell’ “Influenza”. Il punteggio a 95 può essere interpretato come una maggiore difficoltà nell’avere ascendente sulle persone, faticando quindi nell’accompagnarle con efficacia nei processi di cambiamento. Sono buoni i risultati nell’area Relazionale. Networking e Community mostrano infatti l’HR come garanzia di mantenimento del tessuto sociale e relazionale dell’azienda. I warning invece sono legati alla dimensione del Benessere. Può essere che l’HR sia maggiormente proiettato sulle altre persone dimenticandosi di sé? Se da un lato questo è valorialmente nobile perché allineato alla missione dell’HR come funzione a supporto delle persone, da un altro lato getta un’ombra sulla sostenibilità della performance dei team HR sul medio e lungo termine.
  • TALENTI: Nell’immagine che segue il podio e quello inverso. Le prime posizioni sono occupate dalla connessione empatica, che sostiene le performance in ambito relazionale viste prima, dalla parte motivazionale e di energia: proattività e commitment. Questi ultimi talenti si collegano in maniera chirurgica al risultato più alto di realizzazione.

Le ultime posizioni invece sono occupate

  1. dalla capacità di prioritizzazione, probabilmente penalizzata dal carattere ad alta urgenza di sempre più attività in azienda.
  2. dalla vision, il cui mancato esercizio rischia di impedire all’HR uno sguardo strategico ed intenzionale al futuro, facendoci così porre una domanda: forse la funzione HR cerca di mettere a terra la vision di altri? Se sì, quanto è veramente d’accordo con tale visione?
  3. dall’adattabilità, cioè la capacità di assumere la forma più adatta a sostenere il cambiamento.

I talenti meno esercitati sembrano “giustificare” una performance bassa in influenza e attivano il bisogno di un processo di sviluppo che miri a far diventare l’HR una divisione guida per l’organizzazione. È questa la sfida! Ma prima di iniziare l’allenamento delle competenze più utili a tale processo, siamo nel contesto emozionale più appropriato?

Un ultimo dato, ci risponde a questo interrogativo. È emerso dalla compilazione del SEI Assessment, quale sia l’esperienza  emotiva della funzione HR. Quasi il 70% delle emozioni che le persone hanno riportato come vissute principalmente negli ultimi mesi è rappresentato da emozioni piacevoli a media o bassa intensità, come ad esempio aspettativa, interesse o serenità.

Se è indubbio che siano emozioni utili a garantire equilibrio all’interno dell’organizzazione, quasi fungendo da mediatori di un‘esperienza emozionale che racconta di dipendenti sempre più tristi e demotivati, occorre al contempo chiedersi se sono le emozioni più efficaci per generare un cambiamento. Questa domanda è cruciale perché sono le emozioni che guidano le persone e se non si attiva il contesto emozionale appropriato, si rimane in una situazione di stallo.

Nella serata finale di premiazione dei best HR team si è respirato aria di curiosità e voglia di mettere al centro la funzione HR al progetto di crescita delle aziende. HR al centro significa focalizzarsi sulle persone e per riuscirci in maniera sempre più efficace, l’HR potrà mettere il focus sulle competenze più utili a guidare la trasformazione. Ma quali sono?

Ed eccola la fatidica domanda! Quella con cui questo articolo è iniziato: Quali sono i TALENTI CHE LA FUNZIONE HR RITIENE STRATEGICI ALLENARE NEL 2024 per essere protagonista di un processo di trasformazione, capace di mettere realmente al centro le PERSONE in ogni organizzazione?

La riposta degli oltre 300 HR presenti alla serata di premiazione ha tracciato la rotta da seguire. Uno sguardo al futuro che passa dall’allenamento di questi talenti:

  1. Data Mining. Pensiamo a quante sono le informazioni che si dovrebbero considerare nel day by day in azienda e che invece, primariamente per la fretta, non vengono considerare. Saper raccogliere un numero significativo di dati, decodificando le informazioni che le emozioni celano, diventa quindi un elemento chiave per una funzione focalizzata sulle persone.
  2. Critical Thinking. L’azienda è un organismo ad alta complessità ed il pensiero critico può rappresentare una chiave importante per valutare in maniera critica le situazioni interpretando ciò che capita attraverso il proprio orientamento valoriale e strategico. In questa maniera non tutte le informazioni hanno la stessa importanza e si potrebbe meglio riconoscere ciò che è chiave con quello che è superfluo.
  3. Vision. Sapere cosa è importante guidati dal proprio purpose, come fosse la “stella polare” che orienta le azioni degli HR all’interno delle organizzazioni. Una chiarezza del futuro capace di moltiplicare le energie e attrarre sempre più persone nel processo di cambiamento.

Questi talenti raccontano della necessità della funzione HR di allenare la propria Intelligenza Emotiva in tutte le sue parti. Il modello Six Seconds infatti concepisce l’IE come un allenamento sinergico di tre aree: Self Awareness, Self Management e Self Direction. In maniera incredibilmente precisa gli HR hanno dichiarato il bisogno e il desiderio di aumentare la propria consapevolezza raccogliendo informazioni in maniera sempre più precisa attraverso un data mining emozionale, gestire se stessi valutando l’importanza delle informazioni emozionali in maniera critica e orientarsi verso un futuro più consapevole, attraverso la definizione di una visione chiara e condivisa. Questo è l’impegno preso dalla funzione HR: EQ Biz e HRC L&D saranno a sostegno, con la testa e con il cuore.

Lorenzo Fariselli, Direttore EQ Biz

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Declinare l’intelligenza emotiva per raggiungere obiettivi di team e aziendali attraverso l’individuazione dei talenti dei singoli e l’incremento delle capacità collaborative dei gruppi di lavoro.

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