Nell’era incerta e volatile che viviamo oggi, l’Intelligenza Emotiva (IE) è diventata una delle competenze più essenziali da promuovere da parte delle aziende per coltivare un capitale umano significativo e socialmente forte all’interno dell’organizzazione e resistere alle situazioni avverse. Il World Economic Forum (WEF) ha incluso l’IE tra le 10 principali competenze richieste per avere successo in un mondo dinamico. L’Intelligenza Emotiva è anche considerata una delle competenze più preziose per generazione di business in vari settori. Dall’immobiliare alla tecnologia, il tratto umano dell’Intelligenza Emotiva gioca un ruolo cruciale nelle performance in ogni settore. Secondo un rapporto Capgemini del 2019 “Le organizzazioni traggono vantaggio dai dipendenti che mostrano un alto quoziente di IE: i principali benefici per le organizzazioni includono una maggiore produttività, un’elevata soddisfazione dei dipendenti, un aumento della quota di mercato e una riduzione del conflitto”.
L’efficacia delle diverse funzioni come le vendite o il marketing dipende in buona parte dal quoziente di IE interno ai team e alle organizzazioni. Quindi, è molto importante mantenere un controllo costante su ciò che motiva i dipendenti a mantenere un livello più alto di IE che si traduce in una migliore produttività e performance. Una delle tendenze osservate di recente è, inoltre, che i marchi ora si presentano come personalità con tratti umani e quelli che hanno un’alta Intelligenza Emotiva attraggono maggiormente clienti che in quei valori e in quelle caratteristiche si rispecchiano.
Molti studi mostrano, inoltre, che i settori che richiedono una maggiore quantità di interazione personale, possono beneficiare grandemente dei lavoratori che possiedono un’alta intelligenza emotiva. Le organizzazioni possono ottenere rendimenti fino a quattro volte superiori investendo in competenze IE e dovrebbero considerare di rendere obbligatorio una valutazione psicometrica per la selezione specialmente per i ruoli a contatto con il cliente.
In questo scenario, l’Intelligenza Emotiva dimostra certamente di essere uno dei set di abilità più essenziali richiesti ai professionisti. Aiuta, inoltre, a migliorare l’ecosistema generale del marchio e a chiarire lo scopo all’interno e all’esterno dell’organizzazione.
Sviluppare l’intelligenza emotiva dei propri team potrebbe sembrare un compito arduo, ma ci sono diversi passi per affrontare il processo.
Prima di tutto, il team leader dovrebbe introdurre il concetto di intelligenza emotiva ai membri del team se non ne hanno mai sentito parlare prima. Come team leader, non si può introdurre qualcosa che non si conosce bene: quindi, se sente che le proprie competenze emotive sono carenti, dovrebbe lavorare prima partendo da se stesso.
Fatto ciò, dovrebbe poi spiegare l’importanza dell’intelligenza emotiva per una migliore prestazione lavorativa, la gestione dei conflitti e l’autosviluppo generale di un individuo. Per rendere le cose più facili per i membri del team, il leader potrebbe anche suggerire libri o articoli rilevanti da leggere sull’argomento. Questo assicurerebbe che ogni membro del team abbia delle conoscenze di base sull’intelligenza emotiva e sia sulla stessa pagina.
Successivamente, il team leader dovrebbe anche incoraggiare la responsabilità sociale dei propri mentee, con una riflessione condivisa sul proprio senso di scopo e su come questo dialoga con il purpose aziendale.
L’intelligenza emotiva sta rapidamente rivoluzionando il panorama degli affari, e le competenze tecniche non sono più considerate l’unica garanzia di successo. Dato che ogni settore tende a diventare sempre più competitivo, solo le organizzazioni che promuovono una cultura di collaborazione e sostegno nei loro team e incoraggiano gli individui a diventare versioni migliori di se stessi potranno prosperare.
Ilaria Iseppato, Program Manager EQ Biz
People Management
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