In Italia, secondo un censimento dell’Osservatorio smart working del Politecnico di Milano, oggi sono oltre sei milioni e mezzo i dipendenti che lavorano da casa, circa un terzo del totale e oltre dieci volte di più dei 570.000 censiti nel 2019. Va da sé quindi che moltissime aziende, famiglie e persone stiano vivendo un periodo di grande cambiamento nelle proprie abitudini, nella gestione degli spazi e del tempo per cui di fatto, nella maggior parte dei casi, non c’è stata alcuna preparazione o organizzazione preventiva. Il cambiamento è stato imposto dalle circostanze aprendo una serie di criticità di gestione che man mano si rendono sempre più visibili e che evidenziano la necessità di un nuovo paradigma che possa accompagnare questa rivoluzione in maniera più sostenibile.
Un primo aspetto critico lo possiamo riscontrare nello stile di Leadership dei Manager. Molte persone sono in sofferenza nella percezione di non avere il controllo delle loro risorse e finiscono per esercitarlo in modo maldestro e invadente. Altri, con un approccio abituale più laissez faire, in effetti perdono un controllo che, nelle giuste modalità, andrebbe esercitato. Uno stile di Leadership basato molto sul ruolo e sull’autorità perde quindi la percezione di poter esercitare un monitoraggio continuo e la Leadership assente rischia di svanire totalmente. Le situazioni non equilibrate finiscono per denunciare in modo ancora più evidente le loro carenze. Senz’altro i Team Leader che sanno lavorare con la fiducia, abili nel motivare e nella condivisione anche nel lavoro a distanza riusciranno a beneficiare del clima che hanno saputo costruire all’interno dei propri Team.
La verità che emerge è che affinché lo Smart Working funzioni è fondamentale, in primis, che sia veicolato da una Leadership emotivamente intelligente.
Intelligenza Emotiva significa utilizzare le emozioni in modo consapevole e smart per veicolarle in modo funzionale nei processi decisionali e nelle azioni che si svolgono. Quando le Emozioni sono prese in considerazione, il Leader le veicola per stimolare le persone verso una visione condivisa, accompagna ad accogliere il cambiamento e motiva nel perseguimento di obiettivi comuni. Quando il Team funziona in questo modo sarà più semplice continuare a funzionare anche a distanza. Ma quando non funziona? I problemi si accentueranno molto probabilmente. La buona notizia è che l’Intelligenza Emotiva può essere allenata. Il clima che si crea all’interno del Team può modificarsi quando si diventa consapevoli delle dinamiche emotive che sono alla base di quello stesso clima. Quando l’intangibile diventa visibile le persone aumentano la loro sfera di influenza e si notano impatti sulla performance di cui con si era prima consapevoli.
Ora più che mai i Leader devono essere accompagnati alla scoperta di nuove competenze, quelle abilità relazionali che nella selezione spesso erano un “nice to have” ma che oggi le criticità che stiamo vivendo sembrano, a ragione, un elemento imprescindibile. È evidente che affinché lo Smart working sia un’esperienza funzionale necessiti di nuove regole condivise che probabilmente la rapidità con cui si è imposto non ha facilitato ad organizzare. Allo stesso tempo è innegabile come per le aziende questa modalità possa costituire un notevole saving e diverse opportunità di miglioramento in termini di efficienza dei processi e risparmio dei tempi. Sarà importante in ottica futura lavorare per una sostenibilità di questo cambiamento sfruttandone i benefici e limitandone i costi. Anche qui le Emozioni smart giocheranno un ruolo fondamentale. Si correrà il rischio di rifiutare le potenzialità dello Smart working per il solo fatto di averlo vissuto come una limitazione e legato ad un evento che emotivamente ha impattato su tutti non in modo certamente piacevole. Ci sarà anche chi ha beneficiato del lavoro a distanza e faticherà molto all’idea di tornare in ufficio. Anche qui servirà l’Intelligenza Emotiva. Vedere le cose come sono e scegliere in modo intenzionale come ri-organizzare il futuro alla luce di questa esperienza fuori dall’ordinario. Perseguendo uno scopo più importante che è il benessere individuale e organizzativo.
Di cosa abbiamo bisogno per far diventare questa esperienza eccezionale un’opportunità? Come può essere una chiave di miglioramento? Sarà importante essere guidati da scelte consapevoli e intenzionali nel rispondere a queste domande perché laddove governeranno risposte emotive inconsce la direzione potrebbe non essere delle migliori.
La storia ci insegna che da grandi crisi possono nascere delle opportunità di crescita a livello sia organizzativo che individuale.
Anche le persone dovranno gestire il loro tempo in modo più responsabile e consapevole evitando di cadere nella trappola della reperibilità 7 giorni su 7 e ad ogni ora e allo stesso tempo gestendo in modo efficace il proprio tempo tra pause e tempo dedicato al lavoro.
Qualche giorno fa, percependo affaticamento dopo troppe ore davanti al computer, mi sono preso una pausa per una meritata passeggiata al parco. Dopo nemmeno 15 minuti mi sono ritrovato su una panchina a rispondere alle mail di lavoro sul cellulare. Me ne sono accorto, mi sono fermato e ho scelto di proseguire nella mia pausa in una passeggiata ristoratrice. Dobbiamo accorgerci. Scegliere. Allora, come Leader, sceglieremo e condivideremo con il Team le strategie più funzionali in ottica di sviluppo futuro e come esseri umani, a prescindere dal ruolo, ognuno di noi potrà imparare a gestire in modo più flessibile e consapevole la propria vita.
E cosa accadrebbe se con maggiore autonomia le persone venissero stimolate, educate, allenate ad essere più consapevoli, intenzionali e guidate da un senso etico di responsabilità?
Ci si può arrivare alimentando un clima di condivisione e fiducia.
Diffondendo la Cultura dell’Intelligenza Emotiva. Nel singolo e nelle organizzazioni.
Elemento chiave per prepararsi ad i cambiamenti e alle sfide che ci attendono.
Manuel Caviglia, Active Member EQ Biz e Program Manager Six Seconds Italia
People Management
Persone più motivate, ruoli coerenti con le reali potenzialità e KPI aziendali integrati con le caratteristiche personali e di team.