Probabilmente dalle parti di Los Angeles nel 2013 durante un meeting qualcuno ha detto: perché non facciamo un film con un tornado pieno di squali?
Se ci pensiamo bene è una delle idee più balzane che si possano mettere sul tavolo. E invece poi lo hanno fatto davvero (Sharknado). E, anzi, non paghi dopo il primo ne hanno fatti altri 5. Non mettiamoci a discutere della qualità di questi B movie, che comunque hanno funzionato. Mettiamoci per un attimo nei panni di chi ha proposto l’idea e delle persone attorno a lui. Quale era il suo stato d’animo e mindset? Sicuramente:
- Deve essersi sentita al sicuro
- E libero dall’ansia di prestazione
- Con la voglia di contribuire
- Senza la preoccupazione di “come fare a farlo”
- Non in competizione (per l’idea migliore) con gli altri
- Con la fiducia nelle sue capacità e nel processo
Sono se ci pensiamo le condizioni di base che si trovano su qualsiasi manuale di istruzioni per un brainstorming. Facili da elencare, ma difficilissime da ottenere. Perché alla fine diciamocelo, il semplice fatto di aver chiesto alle persone di essere creative non garantisce proprio nessun risultato creativo. Anzi spesso genera Il riflesso opposto: ansia, frustrazione e chiusura. Al di là dello stato d’animo della persona, quale deve essere la cultura aziendale in cui una persona si possa liberare davvero e magari divertirsi nel processo? Sicuramente una cultura lavorativa in cui…
- Contribuire è più importante di aver ragione
- Le idee di tutti sono realmente ascoltate
- Non si demonizzano gli errori
- Non ci si aspetta la perfezione durante le fasi iniziali del processo
- Si segue un processo e non gli isterismi del capo
- Non si giudica se non alla fine, quanto è davvero il momento di farlo
- Le differenze di opinione sono valorizzate
- Si premiano gli errori intelligenti
- C’è fiducia nella mente collettiva
- Non ci sono quelle dinamiche formali tipiche di tante aziende ingessate dai formalismi
- Non si è impantanati nel triste mantra “abbiamo sempre fatto così”
L’ambiente non basta però. Perché se non siamo abituati i vincoli ce li mettiamo da soli. E non parlo del famoso box da cui dobbiamo uscire per trovare le idee. Parlo di come ci sentiamo. Perché di fronte alla sfida creativa reagiamo in modi diversi, in funzione di abitudini, storia e predisposizione.
L’intelligenza emotiva ci aiuta a ragionare sullo stile del nostro cervello e fare alcune considerazioni su cosa ci può bloccare. Prendiamo in considerazione gli stili del cervello che si possono mappare con il tool Brain Brief Profile. Uno degli assi del modello, quello dell’azione, ci dice che ci sono persone più pratiche e orientate al quotidiano e persone più idealiste ed orientate al lungo termine. Una persona estremamente pratica farà fatica a lasciarsi andare nel processo perché al nascere dell’idea starà già pensando a come metterla in pratica. Ed una buona idea non arriva per forza con le istruzioni di montaggio e se ci sforziamo di immaginarle ci blocchiamo. Una persona estremamente idealista ed orientata al lungo periodo, invece, potrebbe essere assalita dall’ansia di trovare qualcosa che cambi il mondo e perdersi in immagini di futuri distopici da cui alla fine non trae nulla. E le stesse considerazioni si possono fare anche per altre combinazioni.
Allenare l’intelligenza emotiva significa anche saper dare un nome alle emozioni, sia quelle funzionali al processo di innovazione sia quelle bloccanti. E quindi imparare a comprendere il messaggio che ci danno e a saperle trasformare in energia positiva utile al processo. E a proposito di processo… proprio averne uno da seguire può fare da palestra per allenare questa forma di consapevolezza e gestire l’ansia da prestazione. Ma questa è un’altra storia.
Intanto prova a riflettere. Davanti al foglio bianco della sfida innovativa cosa ti dà la carica e cosa ti blocca? Dai un nome a queste emozioni. Del resto diceva Yoda “un nome devi dare alla tua paura prima di potere sconfiggerla”.
Paolo Mazzaglia, Active Member EQ Biz
Vuoi effettuare un veloce check sul tuo potenziale creativo?
Scarica la tua scheda gratuita compilando questo form!
Crescita e Innovazione
La capacità di fare innovazione, risolvere i problemi ed applicare la creatività in tutto quello che facciamo è oggi fondamentale sia per la sopravvivenza delle organizzazioni sia per creare un mondo ed un futuro migliori.